Come immatricolare in Italia veicolo di provenienza estera
- Informazioni
- Cosa Occorre
- Approfondimento
Guida all’Immatricolazione di un Veicolo estero in Italia
L’immatricolazione di un veicolo di provenienza estera in Italia è un passaggio cruciale per consentire a quel veicolo di circolare legalmente sulle strade italiane. Questo processo è gestito dalle autorità italiane, ed è fondamentale per assicurare che il veicolo sia conforme alle leggi e alle normative italiane.
Ecco una panoramica della procedura di immatricolazione:
1. Residenza in Italia: Prima di iniziare il processo di immatricolazione, è importante avere una residenza in Italia, in quanto l’immatricolazione sarà collegata a un indirizzo italiano.
2. Conformità alle Norme: Prima di procedere, verifica che il veicolo soddisfi le norme di omologazione europee o internazionali necessarie per circolare in Italia. Potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche al veicolo per renderlo conforme alle normative italiane, come l’installazione di dispositivi di illuminazione specifici o l’adeguamento delle emissioni.
3.Documentazione Richiesta: Raccogli tutta la documentazione necessaria. L’elencazione la trovi nella sezioni qui di fianco cosa occorre
4. Ispezione Tecnica: Il veicolo potrebbe essere soggetto a un’ispezione tecnica per verificare la conformità alle norme italiane. Questa ispezione può includere test di sicurezza, emissioni e omologazione.
Suggeriamo di visionare il libretto di circolazione estero e definire se la revisione è scaduta oppure no. Se la revisione è scaduta o se il veicolo proviene da Paese Extra Comunitario, occorre prima della targatura, effettuare il collaudo presso l’ufficio della Motorizzazione Civile. Ti ricordiamo le regole italiane: la prima revisione deve essere effettuata dopo 4 anni dalla data di prima immatricolazione e le successive dopo 2 anni dall’ultima revisione effettuata.
5. Immatricolazione: Una volta superate le ispezioni e completata la documentazione richiesta, il veicolo verrà immatricolato e riceverà una targa italiana. Saranno emessi i documenti di circolazione italiani
6. Pagamento delle Tasse: Sarà necessario pagare le tasse doganali e le tariffe associate qualora il veicolo sia di provenienza Extra UE. Considerare aspetti fiscali
Il veicolo viene considerato NUOVO se è immatricolato da meno di 6 mesi e ha meno di 6.000 KM., in tal caso occorre versare l’IVA con apposito modulo F24.
Se il veicolo invece ha più di 6 mesi e di 6000 KM viene considerato USATO, bisogna effettuare comunicazione in Agenzia delle Entrate.
La procedura per immatricolare in Italia un veicolo usato proveniente dall’estero è differente a a seconda che si tratti di veicolo importato da un Paese UE o extraUE.
Ci sono alcune cose da sapere prima di procedere con l’acquisto e la conseguente immatricolazione di veicolo estero in Italia.
E’ bene quindi valutare lo Stato di provenienza dal quale arriva il veicolo da immatricolare.
In Europa vige il principio di libera circolazione quindi immatricolare un veicolo di provenienza comunitaria è abbastanza semplice. Nella sezione qui di fianco in cosa occorre potrai rilevare informazioni e documentazione necessaria per immatricolare il tuo veicolo di provenienza estera.
La cosa si fa invece un attimo più complicata se invece parliamo di veicolo di provenienza Extra Ue. Qui ci sono da soddisfare diversi requisiti tecnici e fiscali che sintetizziamo sempre qui di fianco in cosa occorre
Se cerchi rapidità, esperienza e competenza hai scelto il posto giusto, La Cos agenzia di pratiche automobilistiche con sede a Milano e a Monza la garantisce dal 1989.
Ecco i documenti necessari
Immatricolazione veicolo estero di provenienza UE
- Carta di circolazione estera che deve comprendere la parte II (se rilasciata) e deve essere tradotta in italiano solo se non sono annotati i codici armonizzati (direttive) o sono presenti annotazioni aggiuntive;
- Documentazione comprovante l’acquisto, Fattura o Contratto a favore del soggetto acquirente (allegando copia documento identità del venditore se soggetto privato)
- COC – Certificato omologazione comunitaria – originale
- Documento identità Italiano e codice fiscale nuovo proprietario in Italia
Oltre a ciò si dovrà procedere con la comunicazione dell’acquisto del veicolo all’Agenzia delle Entrate di pertinenza in base alla propria residenza.
La nostra agenzia offre, oltre al servizio di immatricolazione del veicolo estero, anche la comunicazione dell’acquisto del veicolo in Agenzia delle Entrate.
Immatricolazione veicolo estero di provenienza EXTRAUE
- Carta di circolazione estera e, qualora la carta di circolazione non sia armonizzata con le direttive UE, relativa traduzione e asseverazione in Tribunale e Legalizzata (ossia firmata in originale, da un funzionario abilitato dell’ente di emissione e presentata alla competente autorità di Stato per l’apposizione dell’Apostille)
- Documentazione comprovante l’acquisto e/o Fattura a favore del soggetto acquirente
- COC – Certificato omologazione comunitaria – originale
- Documento identità ITALIANO e codice fiscale del nuovo proprietario in Italia
- Bolla Doganale
Il veicolo sarà sottoposto a collaudo
Requisito essenziale al fine dell’importazione nell’UE è che il veicolo risponda come minimo alle attuali direttive d’inquinamento, ossia EURO 6 per gli autoveicoli, ed EURO 3 per i motocicli.
Sono esenti da visita e prova i veicoli di provenienza UE per i quali al punto (K) della carta di circolazione estera, ovvero dalla documentazione tecnica integrativa, sia riscontrabile la piena rispondenza alle normative europee vigenti al momento della prima immatricolazione e cioè la direttiva 2007/46/CE o il Regolamento (UE) 2018/858 (veicoli M, N e O) nonché la direttiva 92/53/CEE o 98/14/CE o la direttiva 2001/116/CE (M1) e il Regolamento (UE) 168/2013 o la direttiva 2002/24/CE o la direttiva 92/61/CEE (veicoli L);
Se il veicolo non risponde alle attuali direttive antiinquinamento NON può essere importato tranne che in 3 situazioni/eccezioni:
1) RIMPATRIANTE se il veicolo è intestato ad un connazionale rimpatriante ne è consentita l’importazione anche se le direttive inquinamento sono inferiori ad EURO 6 o EURO 3.
2) MEDESIMO INTESTATARIO se il veicolo è intestato all’estero alla stessa persona che trasferisce la propria residenza in Italia
3) VEICOLO STORICO se il veicolo è dotato di CRS ossia di un certificato di rilevanza storica e collezionistica rilasciato da un Registro Ufficiale.
Aspetti fiscali
I veicoli destinati al territorio italiano devono essere dichiarati spontaneamente presso un ufficio doganale al fine di ottenere la produzione della Bolletta Doganale, necessaria alla successiva reimmatricolazione in Italia. A tale proposito portare con sé i documenti di scorta necessari ai fini dell’imposizione (fattura/contratto d’acquisto, licenza di circolazione ecc.).
Le Tasse richieste in Dogana (IVA + DAZI) a carico di chi importa un veicolo da un Paese Extra-UE sono da verificare direttamente contattando l’Agenzia delle Dogane.
La tua pratica con noi è assicurata! In caso di smarrimento, furto o deterioramento del libretto di circolazione (documento unico) potrai richiederci in maniera totalmente gratuita il duplicato del documento
Per fare la pratica prenda appuntamento qui di fianco presso una delle nostre sedi. Suggeriamo di allegare alla prenotazione il file del libretto estero e del COC per un sommario studio di fattibilità, tuttavia la conferma verrà data solo dopo avere visionato i documenti originali.
Circolazione in Italia con veicoli immatricolati all’estero
Sono intervenute negli anni modifiche dell’art. 93 e 132 e non ultimo la norma sulla registrazione dei veicoli esteri circolanti in Italia modificando e integrando anche art. 94 del CdS.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 32 del 17/01/2022 contenente novità sulla normativa relativa alla circolazione in Italia dei veicoli con targa straniera.
In particolare sono previste, dal 1° febbraio 2022, nuove disposizioni in materia di circolazione in Italia di veicoli immatricolati all’estero, disposizioni che riscrivono le norme in precedenza contenute nella Legge n.132 del 01/12/2018, nate con lo scopo di contrastare il fenomeno delle esterovestizioni.
Viene disposto che i veicoli immatricolati in uno Stato estero di proprietà di persona residente in Italia possano circolare sul suolo nazionale a condizione che entro tre mesi dall’acquisizione della residenza siano immatricolati secondo quanto disposto dagli articoli 93 e 94 del Codice della strada.
C’è tuttavia da considerare che se il veicolo di provenienza estera deve essere immatricolato in Italia, non potrà circolare per il periodo che intercorre dall’istruzione della pratica sino a quando non avrà ottenuto targhe italiane.
Va da sé che in questo lasso di tempo non potrà essere utilizzato.
Con circolare Agenzia Entrate del 17/07/2020 viene emanato un provvedimento che stabilisce i termini e le modalità della verifica da parte dell’Agenzia delle entrate sulla sussistenza delle condizioni di esclusione dal versamento IVA che riguardano:
a) gli acquisti, effettuati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, di autoveicoli e motoveicoli usati provenienti da altri Stati membri dell’Unione Europea e che presentano i requisiti per essere inclusi nel regime Iva dei beni usati di cui all’art. 36 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41;
Il soggetto passivo Iva presenta istanza Agenzia delle entrate territorialmente competente, esibendo in originale la documentazione che attesti l’esistenza dei requisiti per la legittima applicazione dello speciale regime Iva dei beni usati e allegando copia del documento di identità del cedente, se persona fisica
b) gli acquisti, effettuati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, di autoveicoli e motoveicoli provenienti da altri Stati membri dell’Unione Europea e destinati ad essere utilizzati dall’acquirente come beni strumentali all’esercizio dell’attività artistica, professionale o d’impresa; Al fine della verifica sulla sussistenza delle condizioni di esclusione dal versamento IVA il soggetto passivo Iva trasmette Agenzia delle entrate territorialmente competente, presenta istanza esibendo in originale la documentazione che attesti l’effettiva destinazione del mezzo all’esercizio dell’attività artistica, professionale o di impresa, e allegando anche la documentazione relativa all’assolvimento degli obblighi Iva connessi all’acquisto intracomunitario del veicolo.
c) gli acquisti di autoveicoli e motoveicoli usati effettuati in altri Stati membri dell’Unione Europea, fuori dall’esercizio di imprese, arti e professioni. All’istanza di comunicazione presso l’Agenzia delle Entrate deve essere allegata:
- Documentazione relativa al pagamento del veicolo; nel caso di pagamento in contanti, per somme di denaro contante di importo pari o superiore a 10.000 euro, l’apposita dichiarazione di trasferimento di denaro contante
- Comunicazione del telaio già trasmesso al centro elaborazione dati (C.E.D.) del dipartimento per i trasporti;
- Copia del documento d’identità del cedente comunitario, se persona fisica, non soggetto passivo IVA.
- Fattura di acquisto se il venditore è un commerciante o contratto tra le parti se si tratta di privati
Una volta acquisita la documentazione e accertata la comunicazione all’Agenzia delle Entrate si procede alla presentazione della pratica. Se il veicolo usato è stato regolarmente sottoposto a revisione nello Stato estero di immatricolazione si procederà con il processo di immatricolazione. Se invece la revisione risulta scaduta o se il veicolo è di provenienza extra UE dovrà essere sottoposto a revisione/collaudo per ottenere targa italiana
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
CHIAMA IL NUMERO