Sabato 30 aprile è scaduto il termine entro il quale chi ha prodotto e gestito rifiuti nel 2015 e chi, nel corso dello stesso anno, ha immesso sul mercato Aee (apparecchiature elettriche ed elettroniche) doveva inviare il Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale) alla CCIAA della provincia ove ha sede l’unità locale cui è riferita la dichiarazione .

Le sanzioni amministrative

Presentazione tardiva del modello effettuata entro il 29 giugno,  da 26 a 160 euro.

Dal 30 giugno 2016  viene considerato come una omessa presentazione che, al pari della presentazione inesatta o incompleta, da 2.600 a 15.500 euro.

Quindi, le sanzioni previste all’articolo 258 del decreto 152/2006 si applicano ai soggetti obbligati al Mud sono i seguenti:

  • rifiuti urbani e assimilati, sono obbligati al Mud i soggetti istituzionali responsabili del relativo servizio di gestione integrata;
  • rifiuti speciali, invece, sono obbligati i produttori iniziali di rifiuti pericolosi. Si aggiungono i produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti e derivanti da lavorazioni industriali, artigianali, da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi. Sono obbligati anche enti e imprese che recuperano e smaltiscono rifiuti; soggetti che effettuano a titolo professionale raccolta e trasporto di rifiuti (compreso il trasporto di pericolosi da sé stessi prodotti); commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione.

Tra gli obbligati figura anche chi tratta veicoli fuori uso e relativi componenti e materiali (autodemolizione, rottamazione e frantumazione). In questo caso, però, l’omessa o irregolare presentazione del Mud è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 18.000 euro.

Raee

La comunicazione Raee è riservata agli impianti di trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici e ai centri di raccolta istituiti dai produttori o terzi che agiscono in loro nome.

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