Vediamo in estrema sintesi cosa dovrebbe cambiare dal 1° gennaio 2020. Il condizionale è d’obbligo poiché il nuovo sistema partirà in maniera progressiva, rimandando al mese di Ottobre 2020, così come previsto dal Decreto Mille-proroghe, il definitivo utilizzo delle nuove procedure. Rimaniamo in attesa di conoscere i termini dei Decreti Attuativi che dovrà emanare il Ministero dei Trasporti così da conoscere nel dettaglio quale sarà l’operatività.
Qui proponiamo in estrema sintesi i passaggi principali della nuova normativa
Dal 1° gennaio 2020 la Carta di Circolazione redatta secondo la Direttiva n. 1999/37/CE del Consiglio europeo costituisce il documento unico contenente i dati di circolazione e di proprietà dei veicoli
Le carte di circolazione e i certificati di proprietà, anche in formato elettronico, rilasciati anteriormente al 1° gennaio 2020, mantengono la loro validità. Qualora divenga necessario provvedere alla loro nuova emissione, essi sono sostituiti dal documento unico.
- Oggi: Libretto di circolazione e Certificato Proprietà
- Domani: Documento unico di circolazione e di proprietà
La carta di circolazione costituisce il documento unico, nel quale saranno annotati:
- i dati tecnici del veicolo
- i dati di intestazione del veicolo
- i dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale del veicolo;
- i dati relativi alla cessazione del veicolo dalla circolazione conseguente alla sua demolizione o alla sua definitiva esportazione all’estero.
- i dati relativi alla sussistenza di privilegi e ipoteche, di provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo, annotati presso il PRA, nonché di provvedimenti di fermo amministrativo
Il soggetto interessato presenta istanza di rilascio del documento unico in sede di prima immatricolazione o di reimmatricolazione o del suo aggiornamento conseguente al trasferimento della proprietà del veicolo presso qualsiasi Sportello Telematico dell’Automobilista (STA)
I dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale dei veicoli, alla sussistenza di privilegi e ipoteche, provvedimenti amministrativi e giudiziari, provvedimenti di fermo annotati al PRA , sono annotati nel primo riquadro inferiore del retro della carta di circolazione. Tali dati contengono la specificazione della natura dell’atto, del gravame o provvedimento e la relativa scadenza o, in assenza, la data di costituzione di adozione.
La richiesta di rilascio del Documento Unico viene presentata mediante la presentazione di una ISTANZA UNIFICATA.
Quale documentazione da produrre per un passaggio di proprietà
Come di consuetudine ci si dovrà presentare presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) con i seguenti documenti:
- Libretto di circolazione
- Certificato di proprietà o certificato di proprietà digitale
- Documento identità del venditore e dell’acquirente
Qualora sia già stato precedentemente emesso il documento unico ovviamente si dovrà presentare solo questo documento che, come detto, raccoglie i dati della circolazione e della proprietà.
La documentazione da presentare per effettuare un passaggio di proprietà rimane invariata rispetto al passato, tuttavia dobbiamo considerare che è in atto un processo innovativo di smaterializzazione documentale.
L’atto di vendita è, e rimane, un documento obbligatorio che deve essere firmato dal venditore della vettura. La sottoscrizione della dichiarazione di vendita avverrà in maniera digitale, ovvero la firma dovrà essere apposta su un dispositivo (tavoletta o tablet).
Nella carta di circolazione di seguito denominata «documento unico», sono altresì annotati:
- i dati relativi alla cessazione del veicolo dalla circolazione conseguente alla sua demolizione o alla sua definitiva esportazione all’estero.
- i dati relativi alla sussistenza di privilegi e ipoteche, di provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo, annotati presso il PRA, nonché’ di provvedimenti di fermo amministrativo
- L’automobilista sarà agevolato nel tenere a bordo un solo documento anziché due
- I due archivi così interconnessi dovrebbero risolvere il problema circa la certezza e la garanzia che l’intestatario del veicolo sia effettivamente anche il proprietario, agevolando di conseguenza anche il lavoro delle pubbliche autorità sia su strada che in caso di verbali di accertamento d’infrazioni o altro.
- Per il momento non si è riusciti a ridurre il costo relativo ad imposte e tasse necessarie per effettuare un’immatricolazione di un veicolo nuovo o di un passaggio di proprietà di una vettura usata. Rimaniamo ancora fiduciosi!
Questi sono solo alcuni semplici passaggi di quello che avverrà dal 1 gennaio 2020. Torneremo sicuramente a breve in argomento.